Ricarica l’aria condizionata, e preparati per l’estate!

Le estati sono sempre più calde, ed è meglio correre ai ripari prima che sia troppo tardi: quanto tempo è che non fai controllare l’impianto di climatizzazione della tua auto? Sei certo di poter fronteggiare l’arrivo della bella stagione in tutta sicurezza? Ecco qualche consiglio utile per ricaricare l’aria condizionata, valutare i sintomi di un suo malfunzionamento e correre ai ripari per tempo.

Come funziona l’aria condizionata?

Il climatizzatore dell’auto non è altro che un impianto composto da un serbatoio contenente gas refrigerante, un circuito di tubi ed un compressore collegato al motore dell’autovettura: l’aria calda aspirata dall’esterno cede calore al gas refrigerante, abbassandosi di temperatura e perdendo umidità (che viene scaricata all’esterno), ed in questo modo rinfesca l’abitacolo.

Esistono due tipi di condizionatori, manuale (è il guidatore che, tramite apposite manopole, imposta e gestisce temperatura e flusso dell’aria) e automatico (è il climatizzatore stesso a gestire in autonomia temperatura, flusso ed umidità dell’aria in base a parametri preimpostati), ma il principio di funzionamento è lo stesso.

Il circuito in cui circola il gas refrigerante è a tenuta stagna, quindi, a parte un minimo calo fisiologico, il gas non dovrebbe diminuire troppo con il tempo, a meno che non vi siano perdite nel sistema di tubi e raccordi. Da qui l’importanza di sottoporre l’impianto di aria condizionata a controlli periodici

Quando ricaricare l’aria condizionata?

Come puoi renderti conto che hai bisogno di ricaricare l’aria condizionata? Occhio a questi sintomi:

  • Aria fredda completamente assente o non sufficiente
  • Macchina che non raggiunge la temperatura desiderata (per macchine con clima automatico)

Se il tuo caso è in elenco, ti consigliamo un check-up presso la tua officina di fiducia che possa appurare se sia il caso di ricaricare o riparare l’impianto.

Ricaricare l’aria condizionata costa, in media,  a partire dai 100€ + iva (manodopera compresa). Purtroppo la cifra può aumentare se ci sono malfunzionamenti nell’impianto, come ad esempio:

  • Filtro antipolline intasato : l’aria condizionata potrebbe non funzionare correttamente poiché c’è da cambiare il filtro abitacolo
  • Perdite nel circuito: il livello del gas refrigerante può calare a causa di raccordi allentati o piccole falle nelle tubature.
  • Compressore guasto : il compressore aumenta la pressione dell’aria e consente il corretto circolo dell’aria fredda all’interno dell’impianto.

Aria condiziona vietata in auto: quando deve essere tenuta spenta

Il codice della strada vieta l’uso dell’aria condizionata quando l’auto è in sosta. La norma è stata introdotta nel 2007, quando il codice della strada è stato parzialmente modificato ed è stato introdotto anche il comma 7 bis all’articolo 157, secondo cui: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo”. Tale divieto persegue un obiettivo ben preciso: ridurre le emissioni ambientali dei gas di scarico dei veicoli.

Nel 2014 una successiva riforma ha stabilito l’importo delle sanzioni amministrative per i trasgressori: dall’1 gennaio 2015, chi non spegne il motore per tenere l’aria condizionata durante la sosta rischia da 223 a 444 euro di multa.